Due moto Honda di vecchia generazione, due facce da schiaffi, tanto asfalto, qualche sterrato e di nuovo loro: i Balcani. Una storia complessa, tra traghetti, montagne, laghi, mare e fini analisi psicologiche.
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Theth è un villaggio sperduto tra le montagne albanesi, si raggiunge con una strada tutta curve (SH-21) che negli ultimi 25 km diventa sterrato puro con diversi passaggi a strapiombo sul nulla in cui bisogna stare molto attenti a chi arriva in senso opposto. In caso di vertigini eviterei, ecco. La definirei una tappa imperdibile per qualsiasi giro in Albania, se solo non la avessimo persa nello scorso giro di aprile.
La Silver Slut è femmina, pertanto le cose non me le dice chiare e tonde, vuole che le capisca da solo. Mi comunica che nella sezione sterrata la sto stressando accendendo spesso la sua ventola motore.
Zitta puttanella, io ho messo benzina tu devi macinare, l’accordo era questo. Ti ho pure corazzata con un paramotore artigianale in alluminio una mascherina off road sempre artigianale, quindi scusa ma non hai proprio nulla di cui lagnarti.
In un paio d’ore scarse lo sterrato è finito, le giacche impolverate e la Silver Slut tranquillizzata. Montiamo le tende, circondati da catene montuose accese dal tramonto. Non dice niente da un pezzo, ma so che da dietro la mascherina in alluminio si rifà gli occhi anche lei.
E brava la mia puttanella d’argento.
Daniele ERMES Galassi
Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!