Dopo il seratone di Chihuahua a base di mezcal, cowboy tricologicamente performanti e messicane proattive (vedi giorno #20) non rimane che:
- tentare di rientrare nei ranghi del decoro personale
- approcciare in maniera discutibilmente approssimativa la rivoluzione Messicana al museo Pancho Villa di Chihuahua
- convergere verso Tijuana trascinandosi dietro il post sbornia
- sconfinare di nuovo in USA per un paio di mezze giornate forzate a Los Angeles, da cui volare poi verso casa. Che noia Los Angeles. Quasi peggio di casa.
Tornare in USA, già me lo immagino: file interminabili alla frontera, polizia, unità cinofile, zaino sbudellato, solito terzo grado delle autorità americane.
Prima volta?
Perché?
Dove vai?
Quanto tempo?
UN FIORINO.
Trump avrà fatto le cose per bene, ne sono certo.
E invece non mi caga nessuno. Giusto la polizia messicana mi chiede un attimo il passaporto ma manco mi dà la soddisfazione di un timbro. Dai cristo, un timbro non si nega a nessuno. E la targhetta di immigrazione custodita tanto gelosamente? Nada, non interessa. Police mmerigana? Quella manco la vedo, nessuno che mi controlla né documenti, né zaino. Figurarsi se rimedio un timbro. Nothing.
Trump ma non eri te quello del muro sul confine, del pugno duro sull’immigrazione e quelle menate lì?
Donald, mi hai deluso moltissimo. Manco la gioia di un timbro. Alla prossima mi porto dal Messico qualche souvenir.
Ma tornando al titolo, qualcuno forse vorrà sapere qual è la cosa più pericolosa che mi è capitata nel tanto temuto Messico del nord.
Appoggiare un accendino accanto a una stufa incandescente.
Lo so, sembra un’affermazione strampalata o quantomeno fantasiosa, ma lasciatemi spiegare. L’accendino, inspiegabilmente, tende a esplodere in mille pezzi come una granata. La sua testa metallica che si schianta sulla ghisa genera un clangore che è un ago nel cervello, il botto è così assordante che per ben due giorni ti fischiano le orecchie e provi l’orrore di sentire le tue parole affogare in una eco spettrale. Ah, e rischi di perdere un occhio.
Non so davvero se siano le stufe o gli accendini a non funzionare bene da queste parti, ma davvero, accettate un consiglio: mai appoggiare un accendino accanto a una stufa incandescente nel Messico del nord.
Detto questo, anche stavolta è andata.
Hasta pronto amigos.
Daniele ERMES Galassi
Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!