Su questo traghetto diretto al cuore della Patagonia cilena si fanno conoscenze, si beve mate e vino alla faccia delle regole, si fuma alla faccia della legge, si discute sui vari itinerari e appare subito chiara una cosa: quasi nessuno ha idea di dove andrà esattamente, né tanto meno di come…
Se sto a Puerto Montt, in un fiordo dove sole e pioggia fanno a cazzotti ogni cinque minuti, qui alle porte della Patagonia cilena a mangiare merluzzo fritto mentre una foca mi gioca davanti, allora significa che ho fatto un dito medio alla ragione e ho ceduto al canto delle sirene che mi invitava a buttarmi giù per la tortuosa costa pacifica…
Qui a Pucon, nel cuore della Regione dei Laghi, ho testato due elementi strutturali fondamentali per la Patagonia, che si preannuncia molto provante sotto tutti i profili:..
Credo che più di un cartografo sia andato fuori di testa cercando di mappare Valparaiso: un inestricabile groviglio di strade e stradine, balconate panoramiche e scalinate, trapuntato da case pitturate con colori sgargianti e antichi ascensori in legno. Tutto quello che vedi a Valparaiso sembra pronto a contendersi il suo spazio vitale, tra quei 45 colli che sovrastano il porto bagnato dal Pacifico…
C’è un aspetto dell’America latina che ormai ho scolpito in testa: non puoi remargli contro, nei modi ma soprattutto nei tempi…
Cerco di dribblare i dormitori, soprattutto quando sono celle da 5mq senza finestre che ospitano 4 letti. Senza supporti per appoggiare alcunché, generalmente sporchi e polverosi, rumorosi, ricchi di afrori più o meno esotici: nessuno dei cinque sensi di solito ne esce illeso. Ma c’è un lato positivo…
A me i cileni piacciono: gentili, disponibili, acculturati. Le loro spigolosità le riservano ai boliviani e ai peruviani, soprattutto qui ad Arica che è terra di confine. Dei primi dicono che guidano a cazzo di cane (vergo questa tesi col sangue), dei secondi che bevono da far schifo e che hanno un vinaccio (anche qui come dissentire)…
Di cose bizzarre in America latina se ne sono viste continuamente, come i tizi che vendevano aglio lungo l’autopista tra L’Avana e Vinales a Cuba, oppure quello che tentava di attraversare la medesima autostrada con un frigorifero alto quanto lui. Ma quella era Cuba, un altro mondo. Qui siamo in Cile…
La Lonely Planet sconsigliava Huaraz nella stagione delle piogge, quindi mi ci sono praticamente fiondato…
Ecco come usarla: fate il contrario di ciò che dice. Nomina un ristorante? Statene alla larga. Decanta doti di un ostello? Saranno tutti li a fare la fila, cercate altrove. Si lancia nella famigerata locuzione ‘merita comunque una visita’? Caporetto assicurato…