Polvere, autostop, fiordi, trekking, ghiacciai e personaggi come sempre epici: di nuovo da solo a sudare sangue sulla impareggiabile Carretera Austral. Con un piacevole diversivo sul lato argentino.
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Per i viaggi a tempo contingentato è come per la musica: non si improvvisa a cazzo, tocca aver studiato. Io, che ho studiato più per i viaggi che per la musica, mi sento più tranquillo a stravolgere un itinerario che a improvvisare sul giro di DO. E quindi via, cambio di programma: dopo un giorno di relativa decompressione a Cochrane risalgo la Patagonia dall’Argentina, abbandonando la terremonte Carreteta Austral per la narcotizzante Ruta 40. Seguiranno succosi dettagli.
Daniele ERMES Galassi
Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!