Sud America 2015/16 – Giorno #15 – Perù – Vi presento Ronald

Una grande traversata in solitaria del Sud America: dall’Ecuador alla Patagonia cilena e argentina, passando per il Perù e chiudendo con due capatine in Brasile e Uruguay. Un viaggio per me memorabile.
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Mi è successo di essere agganciato di primissima mattina da un texano di 63 anni dal bottone facile e dal peto ancora più facile. Parla sempre di viaggi Ronald, e siccome secondo me è sosia sputato del mio amico Corrado Ambrosi, lo immortalo da ogni lato. Scovare sosia in giro per il mondo è sempre inebriante. E mentre cammina con i suoi trekking poles fa sostanzialmente due cose: ti erudisce sui luoghi dove è stato e di tanto in tanto, all’improvviso, si concede alla flatulenza, senza interrompere né la camminata, né tantomeno la narrazione. Questo si chiama stile ragazzi.

Oggi abbiamo visitato Kuelap, la cosiddetta Macchu Picchu del nord, io e Ronald. Suggestiva per carità, ma di Kuelap potete leggere in ogni guida, su wikipedia e in chissà quanti dettagliatissimi blog di viaggio. Di Ronald no, solo qui potrete saperne di più. E torniamo a Ronald dunque.

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Stato civile
Coniugato, con prole e nipotini, coltiva il vizietto del viaggio in solitaria. Come lo capisco.

Professione
Ronald testa software. Ha lavorato ovunque in USA, tantoché dopo un po’ ho rinunciato a capire dove abiti attualmente.

Capacità motorie
Li porta davvero bene i suoi 63 anni e certo, un po’ fatica sulle tratte più lunghe, ma con i suoi bastoni da trek e i suoi peti che squarciano la quiete di queste montagne sacre, credo compensi alla grande in termini di propulsività.

Situazione tricologia
Ha tutto quello che ci deve essere.

Orientamento politico
Sorpresa: un texano che vota democratico. Dichiara che ha smesso di votare repubblicano quando ha sentito esponenti del partito dichiararsi creazionisti e negare il global warming. E qui arriva la ciliegina sulla torta: quando gli chiedo che ne pensa della candidatura di Donald Trump, mi dice che ha un piano diabolico per distruggere il partito repubblicano dal di dentro. Tale piano consiste nel votare proprio Trump alle primarie repubblicane, in modo che sia lui il candidato finale del partito. A quel punto, secondo il piano di Ronald, il partito di Trump collasserà a causa dell’impresentabilità del suo leader.

Tecnologia a disposizione
Incommensurabilmente superiore alla mia, se si considera che ha un water purifier portatile a batterie, che tramite luce pulsata purifica un litro d’acqua in 60 secondi sterminando virus e batteri.

Quadro complessivo
Buona cineticità (anche se drogata), ottima parlantina, amante del viaggio solitario, democratico, lucida visione strategica, forte mobilità professionale, tricologicamente performante, altissimo tasso tecnologico. Non so voi, a 63 anni io ci metto la firma.

Daniele ERMES Galassi

Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!

4 commenti su “Sud America 2015/16 – Giorno #15 – Perù – Vi presento Ronald

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