Una grande traversata in solitaria del Sud America: dall’Ecuador alla Patagonia cilena e argentina, passando per il Perù e chiudendo con due capatine in Brasile e Uruguay. Un viaggio per me memorabile.
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No davvero, questa mi ha stupito. Il passaggio di frontiera tra Perù e Cile era tappato da entrambi i lati a causa di uno sciopero. E quello che doveva essere un proforma da espletare in un’ora tra trasporti e incartamenti, si é trasformato in una sorta di esodo biblico. Molto più lungo del previsto, con gente carica come profughi che caracollava in entrambi i versi, immersa nell’oro del tramonto desertico.
Ma il quesito che vi pongo non riguarda lo sciopero. Figurarsi se in sud America si fanno scrupoli a imbastire scioperi. Guardate questa foto, scattata dal lato peruviano:
Una signora importa carta igienica dal Perù al Cile. E il quesito non può che essere: perché? Le ipotesi al vaglio:
A) In Cile non c’è carta igienica o è molto costosa
B) La signora per le sue chiappe esige quella marca di carta igienica, introvabile in Cile
C) E’ stato solo un miraggio, d’altronde siamo in pieno deserto
Di cose bizzarre in America latina se ne sono viste continuamente, come i tizi che vendevano aglio lungo l’autopista tra L’Avana e Vinales a Cuba, oppure quello che tentava di attraversare la medesima autostrada con un frigorifero alto quanto lui. Ma quella era Cuba, un altro mondo. Qui siamo in Cile, il paese più sviluppato del sud America. Quindi la domanda rimane: ma perché???
Daniele ERMES Galassi
Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!