Una grande traversata in solitaria del Sud America: dall’Ecuador alla Patagonia cilena e argentina, passando per il Perù e chiudendo con due capatine in Brasile e Uruguay. Un viaggio per me memorabile.
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A me i cileni piacciono: gentili, disponibili, acculturati. Le loro spigolosità le riservano ai boliviani e ai peruviani, soprattutto qui ad Arica che è terra di confine. Dei primi dicono che guidano a cazzo di cane (vergo questa tesi col sangue), dei secondi che bevono da far schifo e che hanno un vinaccio (anche qui come dissentire).
Sferza un po’ gli uni e un po’ gli altri, questo curioso mix tra Emilio Fede e Michael Douglas che ci fa da guida al parco nazionale Lauca, famoso per le sue lagune altipianiche fiorite di fenicotteri rosa (flamingos). Tutt’intorno lama, alpaca e altri tenerosi camelidi andini che non vedo l’ora di assaggiare.
Il soroche era dietro l’angolo (parliamo di 4.600 metri raggiunti dal livello del mare in circa 3 ore), ma sulla scorta dei 5.000 toccati al Nevado Pastoruri e forte della mia struttura molecolare superiore (vedi giorno #2), ho retto bene.
Giusto per capirsi, anche oggi ho lucrato sul calientamento global: calendario alla mano, tetre nebbie e fastidiose piogge avrebbero dovuto accompagnarci per buona parte dell’escursione. Invece nada, sole spaccato. C’era un tizio che aveva quasi le lacrime agli occhi mentre balbettava ‘sono tre volte che salgo fin qui ed é la prima volta che riescono vederla sta laguna!’. E giù, seicento foto al secondo come da prescrizione medica.
Ma ci vuole onestà intellettuale: confesso di aver ceduto anche io saltuariamente allo scatto. Perché quanno ce vo’ ce vo’.
Daniele ERMES Galassi
Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!
June 12th 2012 – 6:59pmI am so thankful for Nunn Design helping my business thrive! My resin skills would not be where they are today without Becky’s gued&ncia#8230;thank you! Would love to include these newer pieces in my jewelry line.