Una grande traversata in solitaria del Sud America: dall’Ecuador alla Patagonia cilena e argentina, passando per il Perù e chiudendo con due capatine in Brasile e Uruguay. Un viaggio per me memorabile.
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Ce l’ho messa tutta qui a Buenos Aires: mi sono svegliato presto, ho comprato la tessera SUBE per i mezzi pubblici, ho bighellonato per quartieri, visitato il cimitero della Recoleta, ho preso persino parte a un tour guidato dio bono. Ho mangiato carne nella parilla piùmiglioredelmondo e bevuto vino all’altezza…ma niente.
Che due coglioni.
Niente da scalare, manco una collinetta, caldo appiccicoso, zanzare, chiasso, traffico. Fumata nera pure stavolta.
Sono comunque pronto per una capatina alle cascate di Iguazù, lato Brasile e lato Argentina, ma non so perché nemmeno questo sembra saper dare spinta propulsiva al mio entusiasmo.
Vi saprò dire se il mio sesto senso ci avrà azzeccato anche stavolta, ma qualcosa continua a sussurrarmi all’orecchio che avrei fatto meglio a starmene laggiù, al fresco tra i pinguini anziché puntare verso ‘le cascate più belle del mondo’.
Ma avendo già fallito l’assalto a Iguazù nel 2009, il buonsenso sbraita che stavolta dovrei davvero vederle…eppure quella voce continua a pungolarmi.
E spero si sbagli.
Daniele ERMES Galassi
Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!