Cammino di Santiago portoghese – giorno #12/13 –  Conti della serva a Santiago + Fisterra

Speravo di sfruttare la finestra meteo che sembrava potesse aprirsi dalle 9 alle 11, ma niente da fare, anche stamattina piove che dio o chi per lui la manda.

Arrivo in piazza a Santiago che ne sta buttando giù a secchiate, l’imponente cattedrale fa da magnete per i pellegrini che si riversano dalle vie laterali al suo cospetto incuranti della pioggia che li martella. I più si riparano sotto il porticato, qualcuno se ne sbatte e si stende in piazza a godersi l’agognata meta, altri si affidano agli ombrelli comprati a caro prezzo per le viuzze. Selva di selfie stick.

Saranno le cornamuse in sottofondo, ma devo ammettere che l’impatto c’è tutto.

Cammino di Santiago portoghese - giorno #12/13 -  Conti della serva a Santiago + Fisterra

Due parole sulla Compostela, di cui mi sono dimenticato di parlare perché non gli ho mai dato importanza. Per prendere questo documento comprovante il vostro pellegrinaggio, bisogna presentarsi all’ufficio preposto con la credencial timbrata lungo il cammino.

Ah giusto, la credencial è un documento su cui il pellegrino raccoglie timbri qua e là mentre avanza verso Santiago. C’è gente che impazzisce per avere timbri di chiunque, io ne ho fatti pochissimi per totale disinteresse, ma anche per pigrizia lo ammetto.

Lasciate perdere le menate che si leggono in giro, nessuno controllerà i vostri timbri, la Compostela col vostro nome ve la rilasciano comunque e al volo. Se volete (e il pellegrino da quel che ho visto vuole), con 3 euro avrete un attestato di percorrenza più dettagliato, che certifica i km fatti. Poi con 2 euro comprate un tubo dove mettere il tutto.

E ora due conti della serva: 3 euro la credencial, 3 euro l’attestato di percorrenza, 2 euro il tubo… fanno 8 euro a pellegrino. Ne arrivano, dicono, anche 6000 al giorno. Un business annuale inimmaginabile solo con questi tre pezzi di carta (e un tubo di cartone).

Cammino di Santiago portoghese - giorno #12/13 -  Conti della serva a Santiago + Fisterra

Lo so che la maggior parte dei blogger finisce con l’incorniciare il suo cammino con parole votate all’emozionalità, ma io che sono un ateo praticante e per giunta sbattezzato (con scomunica latae sententiae vergata dal vescovo di Osimo), non posso non notare come il pellegrino venga sistematicamente e programmaticamente spolpato a ogni occasione. E un po’ se lo merita.

La mattina dopo salto su un bus per Fisterra, e scopro che la Galizia è veramente favolosa. Sarà che finalmente c’è il sole (finito cammino, finita pioggia con precisione chirurgica), ma quelle insenature bagnate da un mare cristallino e sormontate da foreste di un verde abbacinante mi hanno ricordato Patagonia, Irlanda e a tratti persino l’Islanda.

Cammino di Santiago portoghese - giorno #12/13 -  Conti della serva a Santiago + Fisterra

Puntatina al faro con una camminata ispirante che mi riappacifica definitivamente con chi gestisce il meteo, ed eccomi che guardo l’Atlantico dall’ultimissimo pezzo di Spagna calpestabile: cabo Fisterra, o Finisterre, o la ‘Fine del mondo’.

Cammino di Santiago portoghese - giorno #12/13 -  Conti della serva a Santiago + Fisterra
Cammino di Santiago portoghese - giorno #12/13 -  Conti della serva a Santiago + Fisterra

Sono soddisfatto e ripagato: un vero highlight a fine viaggio, del tutto inaspettato, non capita spesso. Ci bevo sopra un bianco per festeggiare, prima che orde di turisti scendano da quei pullman che hanno appena parcheggiato.

Cammino di Santiago portoghese - giorno #12/13 -  Conti della serva a Santiago + Fisterra

Ma adesso bando alle ciance, è tempo di girare i tacchi, tornare in paese e appoggiare i denti sull’ultimo pulpo alla gallega prima che il bus mi riporti a Santiago.

Stay dry e alla prossima.

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Daniele ERMES Galassi

Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!

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