Nepal 2024 – Annapurna circuit giorno #7 – Tilicho sí, Tilicho no

Mi sveglio con gli stessi dubbi con cui sono andato a letto. La notte che porta consiglio funziona solo nei libri e nei film.

Parto che sono ancora mezzo intontito, con la testa pesante in cui rimbomba solo una domanda: Tilicho lake o direttamente Yak Kharka? La scelta stravolgerà il viaggio: per il Tilicho ci vogliono almeno due giorni aggiuntivi, e come sappiamo io sono a corto di tempo.

Inoltre il percorso del Tilicho è considerato relativamente pericoloso e sicuramente impegnativo e io non sono un fiore neanche oggi. 

Si tratta di arrivare al campo base a 4150 e poi strappare il giorno dopo a quasi 5000 per il lago. Dopo circa un’ora arrivo al bivio: Tilicho o Yak Kharka?

Tilicho.

Alea iacta est, non rimane che andare a testa bassa superando le famose scree slopes (zone franose esposte) prima che il vento e la temperatura salgano facendo diventare più probabile le cadute massi.

Nepal 2024 - Annapurna circuit giorno #7 - Tilicho sí, Tilicho no
Le famigerate scree slopes
Nepal 2024 - Annapurna circuit giorno #7 - Tilicho sí, Tilicho no
Guardando giù dalle scree slopes: quello laggiù è il fiume

Se ne fa un gran parlare in rete e nelle guide, io sinceramente non le ho trovate affatto difficili, esposte o problematiche. Magari col ghiaccio, anzi sicuramente, ma così proprio zero ansie. Passo spedito, niente rumore e camminate spaziati. In venti minuti le scree slopes sono archiviate e io mi sento anche molto meglio di stamattina.

Nepal 2024 - Annapurna circuit giorno #7 - Tilicho sí, Tilicho no

Ci vogliono un paio d’ore su un trail magnifico (forse il più bello fino ad ora) per arrivare al Tilicho Base Camp (4150), dove al New Moon Lake lodge mi appioppano una stanza irricevibile con pareti in compensato, polverosa come un saloon del Wyoming dell’800, che vomita spifferi d’aria letali da ogni fessura. Si prevedono per la notte gelide sciabolate himalayane.

Va molto meglio a Roser, anche oggi con me, che ottiene un upgrade gratuito dell’alloggio (anche uno sgabuzzino sarebbe stato un upgrade).

Il New Moon Lodge fa schifo pure nella dining room, scaldata approssimativamente con la solita stufa a legna e insolitamente grigia per non dire lugubre. Anche il cibo fa abbastanza pena, ma in Nepal dove dormi devi mangiare, questa è la regola.

Dopo un attento studio decido che dopo il Tilicho lake dormirò di nuovo qui. Nel frattempo mi sono garantito un upgrade della stanza, sempre che sopravviva a quella che si preannuncia la notte più glaciale di sempre.

La formula per superare la nottata in realtà è ormai collaudata: sacco a pelo + coperta + borraccia piena d’acqua bollente. Il know how c’è, le gambe pure, il morale è alto: dai, cosa può andare storto?

Daniele ERMES Galassi

Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!

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