Pluririmandata, alla fine è arrivata: la massiccia traversata balcanica in canna dal 2023 è finalmente sulla linea di partenza, tra mille negoziazioni e intoppi. Non ultimo quello che mi è piombato in testa (anzi sulla schiena) nemmeno 72 ore fa: un colpo della strega improvviso e senza senso, qualcosa che non sperimentavo dal lontano 1997 quando claudicavo imberbe per la Scandinavia nutrendomi di Voltaren e McDonald’s. Che è forse l’ultima cosa che vuoi se devi macinare 350 km di strade di montagna al giorno su una moto.
Ad ogni modo, imbottito di farmaci e belle speranze, tra qualche ora sarò al solito molo di imbarco di Ancona col fido Stè, che per l’occasione ha barattato (si fa per dire) il suo V-Strom per un’Africa Twin nuova di zecca. Sul piatto ci sono quasi 4.000 km in 11 giorni, dalla Croazia (che come sempre snobberò) fino alla Romania, passando per Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia e poi via di nuovo verso Split per il solito traghetto che mi scaricherà praticamente in ufficio.
E quindi niente, racconto di viaggio dai prossimi giorni su questo blog.
PS
Per tutti quelli che stanno commentando con perle di originalità tipo ‘sei vecchio!’ ‘ma sei sempre in ferie?’ o ‘attento agli orsi in Romania!’, c’è sempre lui: il mio statuario dito medio. Sì, il Voltaren mi rende tremendamente nervoso.
